Il 12 agosto 1999 Corrado Panero, dirigente dell’Ansaldo, muore travolto da un motoscafo a Stintino (Sassari). La tragedia avviene intorno alle 13, a un miglio da Punta Negra, fra “La Pelosa” (una delle spiagge più rinomate della Sardegna settentrionale) e l’ Asinara. Il figlio di Panero, Eugenio, dodici anni, è appena risalito in gommone dopo l’ ultimo giro sugli sci d’ acqua. A bordo ci sono suo padre, Corrado Panero, 51 anni, insieme ad altre quattro persone. In un attimo, il rombo del motore, un motoscafo piomba sulla piccola imbarcazione. L’impatto è violentissimo. Corrado Panero muore sul colpo, il ragazzo perde il piede destro, tranciato di netto dalle eliche del “missile”, che gli maciullano anche parte della gamba. E’ il più grave degli incidenti estivi causati dall’imprudenza e dalla velocità in mare. Al volante del motoscafo investitore c’è Gavino Guarino, 65 anni, imprenditore, esponente dell’ alta borghesia sassarese, comproprietario di una catena di cinema e della “Pelosetta”, il ritrovo piu’ “in” di Stintino. La Procura di Sassari avvia immediatamente le inchieste: le due imbarcazioni sono poste sotto sequestro, e Gavino Guarino viene denunciato per omicidio colposo e lesioni gravissime.