Il 31 agosto 1999 a Roma il Giudice istruttore Rosario Priore rinviato a giudizio quasi 70 tra gli ufficiali e generali (10) dell’Aeronautica militare con l’accusa di «una sistematica distruzione di prove in esecuzione di un preciso progetto, che doveva impedire ogni ricostruzione dei fatti». Secondo la sentenza-ordinanza di Priore «l’incidente al DC-9 è occorso a seguito di azione militare di intercettamento. Il DC-9 è abbattuto, è spezzata la vita a 81 cittadini innocenti, con un’azione che è propriamente un atto di guerra, guerra di fatto e non dichiarata, operazione di polizia internazionale coperta, contro il nostro Paese, di cui sono violati i confini e i diritti. Nessuno da la minima spiegazione di quanto è avvenuto».