80 anni fa, II Guerra mondiale: inizia la tragedia di Wladyslaw Szpilman, “Il pianista”.

Il 23 settembre 1939 Wladyslaw Szpilman, un giovane pianista di Varsavia (Polonia), suona il “Notturno” in C diesis minore di Chopin per la radio locale, mentre le bombe tedesche cadono sulla città. Più tardi, un ordigno tedesco distrugge la centrale elettrica e la stazione radio polacca è ridotta al silenzio. La guerra precipita Varsavia nell’orrore dell’occupazione nazista. Szpilman vede morire molti dei suoi amici e la sua intera famiglia, riuscendo miracolosamente a sopravvivere tra le rovine della sua amata Varsavia. La vita di Szpilman è salvata dall’ufficiale tedesco Wilm Hosenfeld che lo sente suonare quello stesso “Notturno” di Chopin su un pianoforte trovato fra le macerie. Szpilman nasce il 5 dicembre 1911 a Sosnowiec (Polonia) e compone opere sinfoniche, concerti, canzoni per bambini e musiche per film e radio. Nel 1946 esce in Polonia il libro autobiografico di Władysław Szpilman “Il pianista”, dov’è narrata la sua vicenda durante la caduta di Varsavia. Dal 1945 al 1963 dirige i programmi musicali della Radio polacca e con il Quintetto di Varsavia tiene oltre 2500 concerti in tutto il mondo. Nel 1998 suo figlio scopre una copia del libro “Il pianista” e la fa ristampare in tedesco con il titolo “Das wunderbare Überleben” aggiungendo parti del diario dell’ufficiale tedesco Wilm Hosenfeld e una postfazione di Wolf Biermann. Ne viene tratto il film omonimo diretto da Roman Polanski, uscito nel 2002, vincitore della Palma d’Oro al 55° Festival di Cannes, nel quale Szpilman è interpretato da Adrien Brody, che per tale ruolo ottiene l’Oscar al miglior attore. Prezioso come Il diario di Anna Frank , “Il pianista” è un libro cult e il suo autore muore il 6 luglio 2000 a Varsavia.

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