Il 23 settembre 1949 nasce a Freehold (New Jersey, Usa) il musicista Bruce Springsteen, una delle figure importanti del rock degli ultimi trent’anni. La sua figura è atipica: non incarna il reietto e dedito all’abuso di alcol e droghe. Quando l’America è scossa dal fallimento e disillusa per il Vietnam e per lo scandalo Watergate, Springsteen riafferma risoluto la fede americana nella possibilità del riscatto; “il Boss” regala speranza a migliaia di disillusi e continua a rappresentare una sorta di “luce che non si spegne mai”. Pur non essendosi mai invischiato direttamente nella politica, le sue storie, paradigmatiche delle dinamiche sociali, hanno sempre un forte risvolto collettivo.
Mese: Settembre 2019
Il 23 settembre 1949 nasce a Oviedo (Spagna) Enrique Castro Gonzàlez detto “Quini”, calciatore con 35 presenze nella nazionale spagnola. Segna 216 gol in carriera, e disputa 448 partite nella Liga. Sette volte capocannoniere nel campionato spagnolo, Quini viene rapito l’1 marzo 1981, dopo che ha segnato tre gol per il Barcellona, contro Hercules di Alicante. E’ liberato il 25 marzo dopo un blitz della polizia. Quini è considerato uno dei più grandi attaccanti della storia della Spagna.
Il 23 settembre 1939 muore a Londra (Inghilterra), dove è in esilio, il neurologo, psicoanalista e filosofo Sigmund Freud, fondatore della psicanalisi. Freud nasce il 6 maggio 1856 a Freiberg (Germania). Studiando le malattie nervose attraverso l’applicazione terapeutica dell’ipnosi, elabora gradualmente il metodo dell’analisi dei sogni e delle libere associazioni mentali che dal 1905 deve essere codificato nella psicoanalisi (L’interpretazione dei sogni, 1900; L’io e l’es, 1923). Applica lui stesso il metodo psicoanalitico a studi sociali (il disagio della civiltà , 1930) e antropologici (Totem e tabù, 1912-13). Freud, convinto che l’inconscio governa il comportamento, elabora la teoria del “Super io”.
Il 23 settembre 1939 Wladyslaw Szpilman, un giovane pianista di Varsavia (Polonia), suona il “Notturno” in C diesis minore di Chopin per la radio locale, mentre le bombe tedesche cadono sulla città. Più tardi, un ordigno tedesco distrugge la centrale elettrica e la stazione radio polacca è ridotta al silenzio. La guerra precipita Varsavia nell’orrore dell’occupazione nazista. Szpilman vede morire molti dei suoi amici e la sua intera famiglia, riuscendo miracolosamente a sopravvivere tra le rovine della sua amata Varsavia. La vita di Szpilman è salvata dall’ufficiale tedesco Wilm Hosenfeld che lo sente suonare quello stesso “Notturno” di Chopin su un pianoforte trovato fra le macerie. Szpilman nasce il 5 dicembre 1911 a Sosnowiec (Polonia) e compone opere sinfoniche, concerti, canzoni per bambini e musiche per film e radio. Nel 1946 esce in Polonia il libro autobiografico di Władysław Szpilman “Il pianista”, dov’è narrata la sua vicenda durante la caduta di Varsavia. Dal 1945 al 1963 dirige i programmi musicali della Radio polacca e con il Quintetto di Varsavia tiene oltre 2500 concerti in tutto il mondo. Nel 1998 suo figlio scopre una copia del libro “Il pianista” e la fa ristampare in tedesco con il titolo “Das wunderbare Überleben” aggiungendo parti del diario dell’ufficiale tedesco Wilm Hosenfeld e una postfazione di Wolf Biermann. Ne viene tratto il film omonimo diretto da Roman Polanski, uscito nel 2002, vincitore della Palma d’Oro al 55° Festival di Cannes, nel quale Szpilman è interpretato da Adrien Brody, che per tale ruolo ottiene l’Oscar al miglior attore. Prezioso come Il diario di Anna Frank , “Il pianista” è un libro cult e il suo autore muore il 6 luglio 2000 a Varsavia.
Il 23 settembre 1939 a Roma, Mussolini rompe il silenzio e parlando ai gerarchi bolognesi della “X Legio” – così chiamata per significare il parallelismo con la legione fedelissima su cui Giulio Cesare poteva sempre contare – li avverte che è ora di liberarsi della “zavorra” dei “disfattisti, “dei” massoni,” degli “ebrei,” degli ” esterofili” e di “ripulire gli angolini”, ove questi “rottami” trovano rifugio: in buona sostanza, coloro che puntano sulla pace fanno un gioco sbagliato. Lancia quindi la parola d’ordine di “prepararsi militarmente”.
Il 23 settembre 1929 muore a Gottingen (Germania) il chimico Richard Adolf Zsigmondy, vince il Premio Nobel per la chimica nel 1925 per il suo contributo alla comprensione dei colloidi, soluzioni le cui particelle sono estremamente piccole e restano in sospensione in un gas, in un liquido o in un solido. Zsigmondy nasce l’1 aprile 1865 a Vienna (Austria) ed è’ l’ideatore dell’ultramicroscopio a campo scuro, dotato di dispositivi a illuminazione laterale o a riflessione totale.
Il 23 settembre 1919 nasce a Chicago (Illinois, Usa) l’economista Hyman Minsky. La sua teoria dell’instabilità finanziaria e sulle cause delle crisi dei mercati è quanto mai attuale. La visione di Minsky si basa sul fatto che in periodi di stabilità i soggetti debitori abbassano la percezione del rischio e si indebitano. Più lungo è il periodo di stabilità, più i soggetti assumono rischi crescenti, fino a quando arriva il momento che il flusso di cassa generato dai loro patrimoni non è più in grado di far fronte ai debiti contratti. Minsky muore il 24 ottobre 1996 a Rhineback (New York, Usa).
Il 23 settembre 1909 nasce a Amriswil (Svizzera) Marianne Straub, considerata una dei migliori designer dei tessuti tessili in Gran Bretagna del 20 ° secolo. La Straub è membro onorario di 3 istituzioni accademiche, il Royal College of Art nel 1981, Politecnico di Liverpool nel 1991 e l’Istituto tessile nel 1994 , dove è insignita del Misha Black Memorial Medal. La Straub crea alcuni dei tessuti utilizzati nella metropolitana di Londra (Inghilterra) e muore l’8 novembre 1994 a Berlingen (Svizzera).
Il 23 settembre 1899 nasce a Kiev (Russia, oggi Ucraina) la scultrice Leah Berliawsky che nel 1905 si trasferisce con la famiglia a Rockland (Maine, Usa), diventa cittadina statunitense assumendo come artista il cognome del marito, sposato nel 1920. Louise Nevelson è esponente dell’arte astratta nota soprattutto come autrice di assemblaggi artistici in legno. I lavori realizzati tra gli anni Trenta e gli anni Quaranta mostrano influenze che spaziano dal cubismo al surrealismo, dal costruttivismo al dada fino all’arte di Constantin Brancusi. Comincia a lavorare il legno nei primi anni Cinquanta, attirando l’attenzione del pubblico e della critica con la composizione geometrica di “Maestà nera” (1955, Whitney Museum, New York). Le sue sculture più conosciute, i ‘muri scultorei’, sono assemblaggi a sviluppo verticale di contenitori riempiti con oggetti di scarto di vario tipo, dipinte uniformemente di un solo colore: soprattutto nero, ma talvolta bianco o oro. La Nevelson muore il 17 aprile 1988 a New York (New York, Usa).
Il 23 settembre 1819 nasce a Parigi (Francia) il fisico Armand-Hippolyte-Louise Fizeau. A vent’anni apporta perfezionamenti decisivi alla dagherrotipia; amico di Foucault, lavora con lui per qualche anno e ottiene per la prima volta nel 1845 un’immagine fotografica del Sole, in cui sono visibili alcuni dettagli della sua superficie . Fizeau nel 1849 usando il metodo della ruota dentata su una distanza di 8 km trova un valore di 315.300 km/s. determinando la velocità della luce. Nel 1848 scopre che l’effetto Doppler per le onde sonore è pure valido in ottica. Perfeziona mediante l’introduzione di un condensatore il funzionamento del rocchetto di Ruhmkorff. Sono notevoli i lavori di Fizeau sulla dilatazione dei cristalli e la polarizzazione della luce. Fizeau muore il 18 settembre 1896 a Venteuil (Francia).