Dall’1 ottobre 1929 è introdotto in Russia il Calendario rivoluzionario sovietico: ogni mese è composto da 30 giorni e i restanti 5 o 6 giorni (a seconda del fatto che l’anno sia o meno bisestile) vengono aggiunti come feste, non appartenenti a nessuna settimana o mese. Questi giorni sono: la festa di Lenin (dopo il 30 gennaio), la festa del lavoro (due giornate dopo il 30 aprile), la festa dell’industria (due giornate dopo il 7 novembre), negli anni bisestili, il giorno successivo al 30 febbraio. Inoltre, come misura anti-religiosa, la settimana di 7 giorni viene abolita e rimpiazzata da una settimana di 5 giorni, questo per bandire la domenica cristiana come giorno del riposo. Resta in uso in Unione Sovietica fra il 1929 e il 1940.