Il 14 ottobre 1969 muore a Roma l’ex ministro e sindacalista Giulio Pastore. Pastore nasce il 17 agosto 1902 a Genova. Nel 1935 è Presidente nazionale della Gioventù di Azione cattolica. Nella rinnovata democrazia italiana del dopoguerra è nominato componente della Direzione centrale della D.C. e ne dirige la campagna elettorale nel 1946 in qualità di segretario organizzativo. Ma è nel campo sindacale che si dedica maggiormente: nelle Acli, che contribuisce a promuovere insieme a Grandi ed altri e di cui è il primo segretario generale; nella Cgil unitaria, come segretario della corrente cristiana succedendo a Grandi e Rapelli in questo incarico; nella Lcgil prima e nella Cisl poi, come padre fondatore e primo segretario generale. In questo periodo rappresenta i lavoratori italiani nel Bureau du Travail a Ginevra (Svizzera), con responsabilità dirigenti. Partecipa inoltre alla costituzione della Cisl internazionale, del cui esecutivo è componente sin dall’inizio. Nel 1958 entra a far parte del Governo Fanfani. Tranne una breve parentesi nel 1960, seguita alle sue dimissioni dal governo Tambroni per incompatibilità con l’appoggio esterno del M.S.I., resta titolare del Ministero per lo sviluppo del Mezzogiorno anche nei governi successivi di centro-sinistra fino alla metà degli anni ’60.