20 anni fa muore Deng Xiaoping, leader del PCC per 11 anni

Il 19 febbraio 1997 muore a Pechino il leader del Partito comunista cinese Deng Xiaoping: rivoluzionario già dai tempi della Lunga Marcia, regge le redini della Cina dalla morte di Mao sino al 1997, traghettando il paese verso la modernizzazione. Xiaoping nasce il 22 agosto 1904 nel villaggio di Paifangcun (nella provincia del Sichuan), entra nella Lega della gioventù socialista nel 1922 e studia a Mosca (Russia) per alcuni mesi nel 1926. Come commissario politico di Liu Bocheng, organizza molte importanti campagne militari durante la guerra con il Giappone e durante la Guerra Civile con il Kuomintang (Guomingdan). Sempre al fianco di Mao, quest’ultimo lo nomina Segretario generale di Stato del Pcc (Partito comunista cinese) appena dopo la Rivoluzione. Durante la Rivoluzione culturale cade in disgrazia e anch’egli è vittima delle Guardie rosse. Nel 1974 si prepara a rientrare. Evitato un secondo declino nel 1976, riesce a prendere il potere nello stesso anno. Ideatore della teoria di “Un paese, due sistemi” applicata ad Hong Kong è stato assoluto protagonista nel bene e nel male della storia della Cina dall’apertura agli Stati uniti e al mondo occidentale al massacro di Piazza Tiananmen,, occupata dai dimostranti dal 15 aprile al 4 giugno 1989, ordinato il 5 giugno 1989. E’ l’uomo dell’anno secondo la rivista “Time” nel 1978 e nel 1985.

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