Il 22 aprile 1937 la crescente capacità di penetrazione della radio tra la popolazione italiana ne sta aumentando sempre più l’importanza, come mezzo di propaganda, agli occhi del regime fascista. Viene perciò costituito l’Ispettorato per la radiodiffusione e la televisione, attraverso il quale il Governo riuscirà ad acquisire l’effettivo e sistematico controllo sulla radiofonia. La creazione dell’Ispettorato segna il passaggio del centro propulsivo dell’azione della cultura, dell’informazione e della propaganda politiche dall’E.I.A.R. agli uffici ministeriali.