560 anni fa muore Santa Rita da Cascia, la santa dei “casi impossibili”

Il 22 maggio 1457 muore a Cascia (Perugia) Santa Rita, la santa dei “casi impossibili” e “avvocata dei casi disperati”. Margherita Lotti, questo il suo vero nome, nasce nel 1831 a Roccaporena (Perugia) da genitori pacieri di Cristo nelle lotte politiche e familiari fra guelfi e ghibellini. A sedici anni Margherita sposa Paolo di Ferdinando Mancini e ha due figli maschi. L’assassinio del marito, vittima dell’odio tra le fazioni, è seguito dalla morte dei figli per malattia. Rita entra nel monastero agostiniano di santa Maria Maddalena a Cascia, ove vive per quarant’anni: negli ultimi quindici anni porta sulla fronte la stigmata di una delle spine di Cristo. Venerata come santa subito dopo la sua morte, la sua beatificazione è proclamata l’1 ottobre 1627 da papa Urbano VIII. Il culto prosegue ininterrotto per la Santa chiamata “la Rosa di Roccaporena” e il 24 maggio 1900 papa Leone XIII la canonizza solennemente.

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