40 anni fa muore il regista Roberto Rossellini, “Roma città aperta” è il suo capolavoro

Il 3 giugno 1977 muore a Roma il regista Roberto Rossellini, uno dei maggiori protagonisti (con Vittorio De Sica e Luchino Visconti) del neorealismo italiano. Rossellini nasce l’8 maggio 1906 a Roma e dirige dal 1936 al 1940 alcuni documentari per l’Istituto nazionale Luce. Del 1941 è il suo primo lungometraggio, “La nave bianca”, girato con attori non professionisti. Il 1945 è l’anno di “Roma città aperta”, capo d’opera ed apripista del neorealismo italiano, seguito da altri due film d’eccezione quali “Paisà” (1946) e “Germania anno zero” (1947). Del periodo tra il 1948 e il 1954 sono “Stromboli, terra di Dio”, film in cui prende il via il suo sodalizio artistico e la tormentata storia sentimentale con Ingrid Bergman, “Viaggio in Italia” e “La paura”. Nei primi anni ’60 torna a narrare temi legati alla resistenza, con “Il generale Della Rovere” (1959), “Era notte a Roma” (1960) e “Viva l’Italia” (1961).

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