Il 23 giugno 1997 i capi di Stato e di Governo di 53 paesi, nonché 65 delegati tra ministri dell’Ambiente e di altri settori, si incontrano al Earth summit (Summit della Terra) di New York (New York, Usa) per fare il punto sugli sviluppi successivi alla Conferenza delle Nazioni unite sull’ambiente e lo sviluppo tenutasi nel 1992 a Rio de Janeiro (Brasile). Il documento finale emerso dal Summit va considerato un piccolo passo avanti rispetto a molte questioni e contiene pochi impegni concreti soprattutto per le differenze tra il Nord e il Sud del mondo sulle strategie da seguire per finanziare lo sviluppo sostenibile. Nel suo discorso conclusivo, il Presidente dell’Assemblea Razali definisce il Summit come un «onesto tentativo» e non maschera l’assenza di progressi. Per ottenere migliori risultati, secondo Razali, le Nazioni Unite dovrebbero avere maggiore potere decisionale sulle questioni finanziarie, il commercio e il debito e le Organizzazioni Non Governative dovrebbero esercitare pressioni sui Governi affinché vi sia un maggiore impegno nell’attuazione degli accordi di Rio.