Il 22 luglio 1967 muore a Connemara (North Carolina, Usa) il poeta Carl Sandburg, la sua fama quale biografo è legata all’opera monumentale su Abraham Lincoln, in sei volumi (1928-1939), che riporta il personaggio alle reali dimensioni dopo le eccessive esaltazioni delle precedenti biografie. Sandburg nasce il 6 gennaio 1878 a Galesburg (Illinois, Usa) e si impone all’attenzione dei circoli letterari con la raccolta “Poesie di Chicago” (1916), in versi liberi, vicina alle concezioni estetiche dell’imagismo. Appassionato di folclore, Sandburg compone una raccolta di canti popolari (1927), scrive un’autobiografia (1952) e libri per bambini, come “Rootabaga” (1922). Nel 1940 ottiene il premio Pulitzer per la storia e nel 1951 per la poesia.