Il 27 luglio 1907 nasce Vicenza il giornalista e scrittore Guido Piovene, corrispondente dall’estero, dapprima per l”Ambrosiano” (dalla Germania), successivamente per il “Corriere della Sera’” da Londra (Inghilterra) e da Parigi (Francia). L’esordio letterario avviene con i racconti della “Vedova allegra” (1931); nel 1941 compare il primo romanzo, esile e perfetto, che rimane forse il suo capolavoro: “Lettere di una novizia” (nel 1960 Alberto Lattuada ne trae un film con lo stesso titolo), torbida vicenda di una novizia che fugge dal convento e, per non rientrarvi, si spinge fino al delitto. In un secondo momento, la produzione di Piovene si sofferma sui reportage di viaggio: “De America” nel 1953, seguito a ruota da “Viaggio in Italia” (1957), una delle sue opere più famose. Ritorna alla narrativa nel 1963 con “Le furie”, romanzo-saggio che è la cronaca di un ritorno a Vicenza e del confronto con i personaggi-fantasmi (“furie” appunto) del proprio passato. A dieci anni di distanza dal Viaggio in Italia pubblica anche “Madame la France” e “La gente che perdé Gerusalemme”. Nel 1968 è presidente della giuria della Mostra internazionale del cinema di Venezia. Con il romanzo “Le stelle fredde” nel 1970 ottiene il premio Strega. Piovene muore il 12 novembre 1974 a Londra.