Il 23 settembre 1897 nasce a Antheit (Belgio) il pittore Paul Delvaux, legato al surrealismo e famoso per i dipinti di nudi femminili. Le sue prime opere sono influenzate dall’espressionismo tedesco, che conosce in particolare tramite Gustave De Smet. Partecipa all’esposizione Minotaure di Bruxelles, nel 1934, a fianco di René Magritte, Salvador Dalí, Max Ernst, Joan Miró e Balthus, e poco dopo distrugge la maggior parte delle sue prime tele, segnando con questo gesto estremo una netta svolta nella sua produzione artistica. Alla fine degli anni Trenta, Paul Delvaux trae ispirazione dall’opera di James Ensor e soprattutto dai dipinti di René Magritte e Giorgio de Chirico per elaborare uno stile originale, al quale rimane poi fedele per tutta la vita, definito da alcuni critici ‘realismo magico’. I suoi nudi femminili, che si muovono fra le rovine di antiche città di sogno, sono tutti sdoppiamenti di un’unica figura di donna, incarnante un ideale di bellezza neoclassicheggiante di tranquilla e pagana sensualità. Muore a Veurne (Belgio) il 20 luglio 1994.