Il 10 febbraio 1908 muore a Il Cairo (Egitto) il giornalista e politico Mustafa Kamil Pascià fondatore, nel dicembre 1907 del Partito Nazionalista Egiziano e ricordato come un fervente patriota e un avvocato impegnato ad agevolare l’indipendenza dell’Egitto. Kamil nasce il 14 agosto 1874 a Il Cairo, studia avvocatura nella Scuola di Giurisprudenza francese del Cairo e nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Tolosa, in Francia. Inizia la sua carriera di nazionalista collaborando coi francesi, col Sultano ottomano, e con il Khedivè ʿAbbās Hilmī II. Diventa sempre più indipendente da influenze esterne e capisce che l’obiettivo fondamentale della sua esistenza è il ritiro dell’esercito britannico dalla patria. Esorta quindi il Khedivè ʿAbbās Hilmī II a varare un governo costituzionale per i suoi sudditi. Nel 1900 Kamil fonda il al-Liwāʾ (“Il Vessillo”) come piattaforma per le sue idee poi fonda anche una scuola per ragazzi, aperta agli egiziani musulmani, cristiani ed israeliti. I suoi funerali sono l’occasione di una massiccia dimostrazione di dolore popolare.