Il 15 aprile 1938 muore in miseria a Parigi (Francia) lo scrittore peruviano César Vallejo: profondamente consapevole delle proprie radici, europee e al tempo stesso amerindiane, diventa una voce importante nella lotta per la giustizia sociale e la sua poesia influenza profondamente la letteratura ispanica. Vallejo nasce il 16 marzo 1892 a Santiago de Chuco (Perù) e nel 1923 parte per Parigi e non ritornerà mai più in Perù. Il suo crescente impegno nei confronti del marxismo lo conduce in Unione sovietica nel 1928 e nel 1929. Diventa membro del Partito comunista nel 1931, anno in cui pubblica il romanzo “Il tungsteno”, che descrive lo sfruttamento dei lavoratori per l’estrazione di un minerale utilizzato nella produzione di armamenti. Negli anni Trenta si accosta ai surrealisti, dai quali è attratto per l’idea, da essi propugnata, che l’arte fosse in grado di cambiare la società