Il 30 aprile 2008 in Italia diventa operativa la norma che rivoluzione il modo di usare gli assegni prevista dalla disciplina antiriciclaggio contenute nel decreto legislativo 231/07 in vigore dal 29 dicembre 2007. Da oggi, infatti, la norma è che l’assegno sia non trasferibile, e quello libero l’eccezione. Quelli pari o superiori a 5.000 euro diventano obbligatoriamente “non trasferibili”. Sotto questa soglia si può ancora usare la forma libera negli assegni, ma pagando un’imposta di bollo di 1,50 euro. La girata in cui manca o è sbagliato il codice fiscale è nulla.