Il 20 giugno 1978 muore a Londra (Inghilterra) Mark Robson, regista controcorrente che si occupa anche di argomenti scomodi come l’odio razziale e la guerra del Vietnam. Robson nasce il 4 dicembre 1913 a Montreal (Quebec, Canada) e nel 1949 dirige due film polemici che lo fanno stimare: “Odio”, contro il razzismo, e “Il grande campione”, interpretato da Kirk Douglas, sulla corruzione dell’ambiente pugilistico. Il 1950 è l’anno di “Questo mio folle cuore”, dramma sentimentale d’insolita finezza. Di successo commerciale altri suoi film, tra cui “La nave fantasma” (1943), “I peccatori di Peyton” (1957), “Il colosso d’argilla” (1956 con Humphrey Bogart), “La valle delle bambole” (1968), “Terremoto” (1974), “Avalanche Express” (postumo, 1979).