60 anni fa, Scandalo Giuffré: il ministro Luigi Preti accusa Giulio Andreotti

Il 31 agosto 1958 scoppia a Roma lo scandalo Giuffrè e il ministro delle finanze Luigi Preti coinvolge il suo predecessore Giulio Andreotti. Il finanziere Giovanni Battista Giuffrè rastrella risparmi in Emilia-Romagna e nelle Marche servendosi nella raccolta soprattutto delle parrocchie e promettendo la corresponsione di interessi fra il 70 e il 100%. Il “banchiere di Dio”, come viene soprannominato per aver sostenuto che i cospicui interessi costituivano un miracolo della provvidenza, èo travolto da un tracollo finanziario, tanto da non essere in grado di restituire le somme ricevute. La sua avventura è resa possibile dall’assenza di controlli, giudicata da alcuni connivenza, da parte delle strutture statali, in particolare del ministero delle finanze. Nella vicenda è coinvolto anche Padre Pio, che affida a Giuffrè enormi somme di denaro donato dai fedeli.

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