40 anni fa incriminato Michele Sindona per il fallimento della Franklin National Bank

Il 19 marzo 1979 a New York (New York, Usa) il finanziere italiano Michele Sindona viene incriminato per il fallimento della Franklin National Bank. Il Gran Giurì accusa Sindona di aver acquistato nel 1972 la Franklyn con fondi illegittimi tolti da istituti bancari da lui controllati in Italia. Sia Sindona, sia il suo ex collaboratore Carlo Bordoni avrebbero usato 45 milioni di dollari appartenenti alla Franklyn per speculazioni sui cambi che costano alla banca una perdita di 30 milioni di dollari. Il “crac” della Franklyn, avvenuto nell’ottobre 1974, è il più grande fallimento nella storia del sistema bancario americano. Per Sindona ,che deve rispondere anche del fallimento della Banca Privata Italiana, la magistratura italiana chiede agli Usa la sua estradizione.

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