60 anni fa muore Don Primo Mazzolari, prete scomodo

Il 12 aprile 1959 muore a Bozzolo (Mantova) per un malore mentre predica Don Primo Mazzolari, un prete scomodo. Mazzolari nasce il 13 gennaio 1890 a Cremona e don Primo, per i suoi scritti provocatori, riceve temporaneamente la proibizione della gerarchia di predicare fuori dalla sua diocesi, guadagnandosi così la fama di prete di frontiera. I suoi atteggiamenti e la sua predicazione esprimono una decisa opposizione al fascismo e ad ogni forma di ingiustizia e di violenza (tra l’altro nasconde e salva, durante la guerra, numerosi ebrei e antifascisti). Nel 1949 (l’anno della scomunica vaticana verso i comunisti), lo slogan di don Mazzolari è: «Combatto il comunismo, amo i comunisti». Nel novembre 1957, primo atto di distensione, l’arcivescovo di Milano mons. Montini (il futuro papa Paolo VI) lo chiama a predicare alla Missione di Milano, una celebre iniziativa straordinaria di predicazioni e interventi pastorali. Nel febbraio 1959, Giovanni XXIII, lo riceve in udienza in Vaticano. Papa Paolo VI dirà di lui: «Lui aveva il passo troppo lungo e noi si stentava a tenergli dietro. Così ha sofferto lui e abbiamo sofferto anche noi. Questo è il destino dei profeti». Il 20 giugno 2017 papa Francesco si reca in visita a Bozzolo per ricordare la figura di don Primo Mazzolari.

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