La mattina del 4 maggio 1919, a Pechino (Cina) un gruppo di studenti rappresentanti di 13 università cinesi si incontrano e chiedono al governo di rifiutare gli accordi di Versailles ove viene stabilito che gli ex-diritti tedeschi passino ai giapponesi. In poche ore circa 3.000 studenti raggiungono piazza Tienanmen. La protesta prende il nome di “Movimento del 4 maggio” ed ha un impatto fortissimo sulla politica e la società cinese. I protestanti dimostrano il fallimento del confucianesimo, che contempla l’esilio volontario come unico modo per esprimere il proprio dissenso nei confronti dell’autorità. Subito dopo le dimostrazioni del 4 maggio cominciano a comparire in Cina circoli operai, associazioni per lo studio del marxismo, leghe sindacali. La stessa scena in Piazza Tienanmen si ripeterà il 22 aprile 1989.