Il 7 maggio 1999 a Caltanissetta il sindaco Michele Abbate viene pugnalato a morte da un giovane disoccupato di 22 anni, William Antonio Pilato, arrestato il 14 maggio a seguito delle indagini coordinate dal procuratore capo di Caltanissetta Giovanni Tinebra. William Pilato ha più volte richiesto al sindaco un posto di lavoro ma le “pretese” del giovane non vengono soddisfatte: disperazione, miseria e povertà quindi il movente del barbaro delitto.