Il 20 maggio 1919 nasce a Kielce (Polonia) lo scrittore Gustaw Herling-Grudziński considerato uno dei maggiori scrittori polacchi. I suoi libri, per molti anni vietati in Polonia, sono oggi tradotti e pubblicati con grande successo nelle principali lingue. Internato in un gulag nella regione di Arcangelo, è liberato dopo due anni, nel 1942. Entra nel II Corpo polacco del generale Władysław Anders e prende parte alla campagna d’Italia, con valore particolare alla battaglia di Montecassino. Al termine della guerra, impossibilitato a rientrare nella Polonia comunista, si stabilisce definitivamente in Occidente: prima a Roma, poi a Londra (Inghilterra) e infine, stabilmente, a Napoli. Sposa Lidia, una delle figlie di Benedetto Croce (del quale era già studioso nell’età giovanile, attratto dalla sua ‘religione della libertà’). Il libro suo più noto è “Un mondo a parte”, una delle prime drammatiche testimonianze sui Gulag comunisti, che saranno poi più esemplarmente descritti dai russi Aleksandr Solzenicyn (autore di ‘Arcipelago Gulag’) e Varlam Salamov (autore di ‘Racconti della Kolyma’). E’ scritto a Londra dal luglio 1949 al luglio 1950 ed ha un immediato successo nel mondo anglosassone, con traduzioni anche in America. Gustaw Herling-Grudziński muore il 4 luglio 2000 a Napoli.