Il 20 maggio 1939 nasce a Palermo il magistrato Giovanni Falcone considerato uno dei padri della lotta alla mafia. All’indomani del tragico attentato al giudice Cesare Terranova (25 settembre 1979) comincia a lavorare all’Ufficio istruzione. Dopo l’uccisione, il 29 luglio 1983 del consigliere Chinnici e della la sua scorta, in via Pipitone Federico, a Palermo, viene creato il pool antimafia di cui Falcone fa parte. L’impegno dei magistrati porta alla sentenza di condanna a Cosa nostra del primo maxiprocesso, iniziato il 10 febbraio 1986, emessa il 16 dicembre 1987 dalla Corte di assise di Palermo. Il 21 giugno 1989 Falcone subisce un attentato, fallito, presso la sua villa al mare all’Addaura. Il 15 ottobre 1991 Giovanni Falcone è costretto a difendersi davanti al CSM in seguito all’esposto presentato il mese prima (l’11 settembre) dall’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Falcone muore con la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti Rocco Di Cilio, Antonio Montinaro e Vito Schisano nell’attentato mafioso del 23 maggio 1992 a Capaci (Palermo).