20 anni fa Renato Ruggiero, nuovo presidente dell’Eni

Il 22 maggio 1999 a Roma Renato Ruggiero viene chiamato ricoprire la carica di Presidente dell’ENI, incarico che lascia nel settembre 1999 per assumere, nel gennaio 2000, la carica di Vice Presidente della Schroder Salomon Smith Barney International, con sede a Londra (Inghilterra), e di Presidente della stessa Banca per l’ Italia. Ruggiero nasce il 9 aprile 1930  a Napoli, fa parte dei Consigli di Amministrazione o di Consulenza di alcune importanti Società italiane ed estere. Dal 1995 al 1999 è direttore generale del WTO. Nel 1980 raggiunge il grado di Ambasciatore e inviato a Bruxelles come rappresentante permanente dell’Italia presso la Comunità europea, sino al 1984. In seguito rientra in Italia come Direttore Generale per gli Affari Economici della Farnesina (1984-1985) e, per due anni, dal 1985 al 1987, è Segretario generale del Ministero degli esteri, cioè la più alta carica della diplomazia italiana.  Ministro del commercio con l’estero nel Governo Goria (28 luglio 1987-13 aprile 1988), in quota PSI; è confermato al medesimo ministero nei successivi governi De Mita e Andreotti, sino al 12 aprile 1991. Tra il 1991 e il 1995 è responsabile delle relazioni internazionali del gruppo FIAT e riveste vari incarichi dirigenziali e di consulenza presso società italiane ed europee. Nel 1995 è eletto direttore generale del WTO, con sede a Ginevra (Svizzera), carica che tiene sino al 1999; durante tale periodo promuove la liberalizzazione su scala mondiale delle telecomunicazioni, delle tecnologie informatiche e dei servizi finanziari. Per un breve periodo, ricopre la carica di Ministro degli Esteri nel secondo governo Berlusconi (dall’11 giugno 2001 al 6 gennaio 2002). Tra il 2006 e il 2008 è consigliere speciale per la politica estera del Presidente del Consiglio Romano Prodi. Ruggiero muore il 4 agosto 2013 a Milano

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