Il 9 giugno 1999 scoppia al Policlinico di Roma lo scandalo per un traffico di reni: vende un rene per pagare i debiti. Ottanta milioni per saldare i conti con i suoi creditori. Ma non ce la fa a uscire dal giro. Prova allora con una estorsione alla Ferrero. Finisce dentro, si pente. Vito Di Cosmo, 51 anni di Francavilla Fontana, Brindisi, racconta tutto ai magistrati della procura del Tribunale di Torino che aprono un’ inchiesta sul traffico dei pezzi umani di ricambio. Tre medici, tra i quali Raffaello Cortesini, direttore del Centro di coordinamento trapianti di Roma, sono ora indagati per lesioni gravi. E il Policlinico della Capitale si ritrova nella bufera.