L’11 giugno 1859 muore a Vienna (Austria) Klemens von Metternich, una delle figure dominanti sulla scena politica europea tra il 1814 e il 1848. Klemens Wenzel Nepomuk Lothar von Metternich-Winneburg-Beilstein (questo il suo nome completo) nasce il 15 maggio 1773 a Coblenza (Prussia) ed è di origini nobili essendo conte. Riesce a creare una confederazione tedesca sotto il dominio austriaco, mentre il suo sforzo di trasformare la Quadruplice Alleanza (Gran Bretagna, Russia, Prussia e Austria) in uno strumento per prevenire la rivoluzione in Europa si rivela un fallimento. In qualità di cancelliere dell’impero asburgico è in grado di mantenere lo statu quo in Germania e in Italia, rimanendo l’uomo di stato più importante d’Europa fino alla rivoluzione del 1848, quando è costretto ad abbandonare il potere. La sua forma di governo ideale è una monarchia nella quale il potere venga condiviso con le classi sociali privilegiate. E’ un uomo d’ordine in un mondo sempre più in crisi e dai valori in continuo cambiamento. Per alcuni è un reazionario che tenta di arrestare l’ondata del progresso democratico, per altri invece una figura costruttiva, incompresa dai suoi contemporanei e dagli storici.