220 anni fa ritrovata la celebre stele di Rosetta, permette di decifrare i geroglifici

Il 19 luglio 1799 ad Al-Rashid -chiamata dagli europei Rosetta – (Egitto) durante la campagna egiziana di Napoleone, il capitano francese Pierre-François Bouchard trova nella zona portuale una stele di granito alta poco più di un metro e larga circa 70 centimetri, che sul lato lucido presenta un’iscrizione in tre scritture diverse. 20 anni dopo Jean-Francois Champollion riesce a decodificare i caratteri geroglifici egizi della Stele di Rosetta. Il testo inciso sulla stele è diviso in tre parti: la parte superiore, composta da 14 righe, è scritta in caratteri geroglifici; al centro compaiono 32 righe in scrittura corsiva, il demotico, cioè la scrittura egizia dell’ultima fase; nella parte inferiore sono invece tracciate 54 righe in greco, lingua parlata e scritta in Egitto fin dall’epoca ellenistica

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