500 anni fa muore il domenicano Johann Tetzel, oppositore di Lutero

L’11 agosto 1519 muore a Lipsia (che allora era Sassonia e oggi è Germania, anche se appunto nel land della Sassonia) il monaco domenicano Johann Tetzel, che si oppone a Martin Lutero, Teztel nasce nel 1465 a Pirna (Sassonia) ed entra nell’ordine domenicano nel 1489, dopo aver compiuto gli studi teologici a Lipsia, sua città natale, e si distingue subito come brillante predicatore, diventando priore del convento di Glogau (allora nella bassa Slesia e oggi in Polonia) e dal 1509 inquisitore in Polonia. Nel 1516 l’arcivescovo di Magonza Alberto di Hohenzollern gli affida l’incarico di predicare nelle sue diocesi l’indulgenza bandita da papa Leone X per finanziare il rifacimento della basilica romana di San Pietro: però metà del denaro raccolto sarebbe servita all’arcivescovo per saldare il debito contratto con la famiglia Fugger per pagare alla Sede Apostolica la dispensa dal divieto del cumulo dei benefici ecclesiastici (l’Hohenzollern è infatti già arcivescovo di Magdeburgo e vescovo di Halberstadt). Il domenicano Tetzel nel 1518 oppone a Lutero 122 antitesi alle quali Lutero ribatte con un sermone sulla Grazia e l’indulgenza, che viene stampato con un’ampia diffusione. Tetzel, ripresi gli studi della teologia presso l’università di Francoforte sull’Oder, compone una dissertazione e 50 tesi contrapposte a quelle di Lutero.

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