220 anni fa muore il poeta Giuseppe Parini

Il 15 agosto 1799 muore a Milano l’abate, poeta librettista e traduttore Giuseppe Parini, uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo e dell’Illuminismo italiano. Parini nasce il 23 maggio 1729 a Bosisio (Lecco) e per avere una piccola eredità diventa sacerdote il 14 giugno 1754 pur senza vocazione. Nel 1752 pubblica una prima raccolta di rime “Alcune poesie di Ripano Eupilino” sotto forma di novantaquattro componimenti di carattere sacro, profano, amoroso, pastorale e satirico. Dopo l’ordinazione si trasferisce a Milano come precettore in case patrizie – Serbelloni, Imbonati – e ottiene la benevolenza del Conte Firmian, rappresentante del governo austriaco a Milano. Parini scrive opere poetiche tra cui Dialogo sopra la nobiltà”, “Il Giorno” e “Odi” e anche opere teatrali come “Amorosa incostanza”, ” Iside salvata” e “Ascanio in Alba”, inoltre effettua traduzioni dal francese.

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