Il 16 settembre 1939 a Sachsenhausen (Germania) sul piazzale del campo di concentramento il primo obiettore di coscienza tedesco della II Guerra mondiale, August Dickmann, 29 anni, da Dinslaken (Germania), accusato di “sabotaggio”, è fucilato da un plotone d’esecuzione. L’ordine di esecuzione è del comandante del campo Baranovski per ordine di Heinrich Himmler, capo della Polizia tedesca, che da l’annuncio a Berlino (Germania) in questi termini: è stato giustiziato per “aver rifiutato di adempiere il suo dovere di soldato” per scrupoli religiosi. Dickmann si è infatti dichiarato membro della setta dei testimoni di Geova e del movimento internazionale di Rutherford.