Dieci anni fa muore il regista Luciano Emmer, autore della sigla di Carosello

Il 16 settembre 2009 muore all’ospedale Gemelli di Roma Luciano Emmer, autore della sigla cult del primo Carosello, quella con i siparietti che si aprivano uno dopo l’altro. Emmer nasce il 19 gennaio 1918 a Milano, già da studente fonda con l’amico Enrico Gras una casa di produzione che realizza principalmente documentari d’arte, che si fanno subito notare per bellezza e ritmo e che portano presto Emmer al grande schermo. Il suo esordio al cinema è nel 1950 con “Domenica d’agosto”, film umoristico e sentimentale. Nel 1960 il suo film ‘La ragazza in vetrina’ subisce la censura che impone tagli, modifiche al dialogo e divieto ai minori di 16 anni. Emmer allora lascia il grande schermo per trent’anni prima di tornarci nel 1990 con ‘Basta! Ci faccio un film’, cui seguono ‘Una lunga lunga lunga notte d’amoré (2001) e ‘L’acqua… il fuocò (2003) con protagonista Sabrina Ferilli. Ma il lavoro più conosciuto di Emmer è sicuramente quello pubblicitario. Oltre alla sigla di Carosello, tra i tanti spot da lui firmati e che hanno trovato accoglienza appunto in Carosello: quello di Walter Chiari (‘Solo io mi chiamo Yogà); quello di Carlo Dapporto (Durban’s) e quello di Dario Fo (‘Supercortemaggiore, la potente benzina italiana). Ultimo suo lavoro, ‘Masolino’ del 2008: un cortometraggio d’arte girato nel Borgo di Castiglione Olona.

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