Genocidio di Srebrenica: condannato generale serbo

Il 2 agosto 2001 il Tribunale penale internazionale per i crimini nell’ex Jugoslavia (Tpi) condanna il generale serbo bosniaco Radislav Krstic a 46 anni di carcere per il suo ruolo nel massacro di almeno 7.000 musulmani nell’enclave di Srebrenica (Bosnia Erzegovina) nel luglio 1995, il genocidio più orribile dopo l’Olocausto. Krstic, il criminale di guerra più alto in grado condannato dal Tpi, era comandante di un corpo d’armata dell’esercito serbo bosniaco ed era alle dipendenze del generale Ratko Mladic, ancora ricercato per genocidio e crimini di guerra dal Tpi insieme all’ex presidente della Republika Srpska (entità serba di Bosnia), Radovan Karadzic.

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