Il 17 ottobre 1931 a Chicago (Illinois, Usa) una giuria popolare del Tribunale – cambiata nella notte per evitare corruzioni – condanna per evasione fiscale il gangster italo-americano Al Capone a 11 anni di carcere ed una multa di 80.000 dollari. Al Capone viene inviato ad Atlanta (Georgia, Usa) e poi ad Alcatraz (California, Usa) dove gli vengono diagnosticati i primi segni di una forma di demenza causata dalla sifilide ed è internato in una struttura ospedaliera carceraria. Liberato nel 1939, dopo un supplemento di cure presso un ospedale, Al Capone si ritira in Florida dove non è più in condizione mentale per seguire le sue originarie attività. All’inizio del 1947 Capone ha un Ictus e dopo una breve agonia muore per arresto cardiaco il 25 gennaio 1947 a Miami (Florida, Usa). Alphonse Gabriel Capone, meglio conosciuto come Al Capone, nasce il 17 gennaio 1899 a Brooklyn (New York, Usa) ed è un criminale considerato un simbolo del gangsterismo americano e della crisi della legalità degli anni Venti negli Stati uniti. Viene incastrato quando viene trovato per caso, un piccolo fogliettino nel quale è citato il nome di Capone: sfruttando quel piccolo errore vengono messe in collegamento fra loro molte altre prove raccolte, allestendo quindi un vasto piano accusatorio, tradottosi nel rinvio a giudizio per evasione fiscale, con 23 capi d’accusa. La difesa di Capone propone un patteggiamento, però rifiutato dal giudice.