Si apre il 22° congresso del Partito comunista sovietico

Il 17 ottobre 1961 si apre a Mosca (Russia, Urss) il XXII congresso del Partito comunista sovietico, che si chiude il 31 ottobre. Partecipano 4800 delegati e al Congresso, Nikita Chruscev attacca i complici di Stalin, tra i quali Molotov, Kaganovic, Malenkov e Vorosilov, costringendo quest’ultimo a pubblica autocritica. Si  riprende così, questa volta in modo pubblico, l’impervia strada della destalinizzazione e gesti simbolici come la rimozione del corpo di Stalin dal Mausoleo di Lenin, o il fatto che la città di Stalingrado venga ribattezzata Volgograd, fanno molto effetto tra la popolazione. Il congresso riprende anche gli intenti espressi durante il XXI Congresso (gennaio 1959) di fissare la tappe per il passaggio dal socialismo al comunismo: dal 1961 al 1971 si creano le basi materiali del comunismo, mentre nel decennio 1971-1981 si entra finalmente nel comunismo vero e proprio.

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