Il 3 febbraio 2002 Vittorio Emanuele di Savoia e il figlio, il principe Emanuele Filiberto, firmano ed inviano ai media italiani, attraverso uno studio legale di Torino, una dichiarazione di formale assicurazione circa la loro fedeltà alla Costituzione repubblicana ed al presidente della Repubblica. La dichiarazione arriva alla vigilia della prima delle quattro votazioni sull’abolizione della XIII disposizione transitoria della Costituzione che vieta il rientro dei discendenti dell’ex casa regnante in Italia. Il 5 febbraio il Senato a grandissima maggioranza, darà il primo sì alla modifica della Costituzione.