Il 31 marzo 1992 la Csi (Comunità degli Stati indipendenti) costituita il 21 dicembre 1991, si dà un nuovo assetto federale, articolato in diverse entità territoriali: repubbliche, province (oblast), territori (kraj) e altre entità minori. Diciotto repubbliche su venti accettano di aderire al Trattato federativo della Russia, voluto dal presidente Boris Eltsin. Solo Tatarstan e Cecenia, due repubbliche a maggioranza islamica, non firmano l’accordo proclamando la propria indipendenza. La nuova federazione, pur nel rispetto dei poteri locali, di fatto riconferma l’egemonia politica e amministrativa di Mosca.