Il 6 aprile 1792 viene inaugurato nella Basilica di San Pietro a Roma alla presenza di Papa Pio VI il monumento di “Clemente XIII” di Antonio Canova. L’opera appartiene al periodo della maturità dell’artista che, dopo un periodo di apprendistato a Venezia, a contatto con le immagini degli scultori cinquecentisti, si trasferisce ventiduenne a Roma, dove l’ambiente artistico è dominato dalle idee del Winckelmann e di Mengs che esaltano l’arte greca e i suoi principi di bellezza. Canova completa la sua formazione a contatto con le antichità classiche, dai marmi antichi del Vaticano al Campidoglio e con viaggi a Napoli, Pompei, Pesto, Tivoli. Clemente XIII (papa Carlo Rezzonico) è una rielaborazione critica del monumento sepolcrale barocco. Il sepolcro si sviluppa attorno alla porta del sacello: in basso due leoni accovacciati; ai lati del sarcofago il Genio della Morte e la Religione; in alto la statua del papa inginocchiato e assorto in preghiera.