Nasce lo scrittore e autore drammatico Pietro Aretino

Il 20 aprile 1492 nasce ad Arezzo lo scrittore e autore drammatico Pietro Aretino che, figlio del calzolaio Luca del Turo, abbandona presto la famiglia, ripudiando il padre anche nel nome. Si trasferisce a Perugia, dove si applica alla pittura; quindi a Roma, dove fa una rapida ascesa ed è spesso temuto dai potenti per la sua abilità nel comporre ‘pasquinate’, componimenti anonimi satirici e licenziosi che vengono affissi presso una statua, detta Pasquino, collocata nel 1501 a uno degli angoli del Palazzo Orsini a Roma. Nel 1524 pubblica i “Sonetti lussuriosi”, a illustrazione di sedici incisioni erotiche di Giulio Romano. Un vescovo della curia pontificia, Gianmatteo Giberti, nel 1525 fa aggredire l’Aretino, che esce vivo per miracolo e dal 1527 si trasferisce a Venezia dove rimane sino alla morte avvenuta il 21 ottobre 1556 e dove trova un ambiente più consono alla sua attività di autore di libelli diffamatori. Tra le sue opere, cinque commedie: La Cortigiana (1525), Il Marescalco (1527), L’Ipocrito (1542), La Talanta (1542) e Il filosofo (1546); la tragedia Orazia (1546); le Lettere (1537-1557), opera in sei volumi in cui si oppone al classicismo esaltando la fantasia dell’arte; i Ragionamenti (1536), l’opera più famosa, ritenuta al tempo oscena.

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