Il 23 aprile 2002 la Camera approva in via definitiva e senza modifiche il provvedimento che istituisce la Commissione parlamentare d’inchiesta sul “dossier Mitrokhin”, reso noto dieci anni prima dall’allora colonnello archivista del Kgb Vassily Mitrokhin, e contenente documenti relativi alle infiltrazioni in occidente e ai finanziamenti ai partiti amici dagli anni ’60 al ’90. A favore del provvedimento votano, oltre ai gruppi della maggioranza, anche lo Sdi, mentre la Margherita e i Verdi si astengono e i Comunisti italiani, Rifondazione comunista e Ds (Democratici di sinistra) votano contro. La Commissione, composta da 20 deputati e 20 senatori nominati dai presidenti delle due assemblee, avrà tempo un anno per i propri lavori, disporrà dei poteri dell’autorità giudiziaria e potrà anche consultare i documenti coperti da segreto di Stato e d’ufficio con il compito di accertare in 12 mesi, quanto di vero ci sia nel “dossier Mitrokhin”. Presidente della commissione sarà Paolo Guzzanti.