Il 15 luglio 1911 nasce a Hove (Sussex, Inghilterra) la pittrice Juliet Kathleen Somers, che sposandosi adotta il nome di Juliet Pannett, ritrattista prolifica, i cui dipinti e disegni di eminenti personaggi pubblici, tra cui nove primi ministri, sono spesso presenti nelle mostre e nei giornali e nelle riviste. Juliet è la prima artista ad avere la sua sede proprio nella galleria stampa della Camera dei Comuni, e disegna Winston Churchill alla sua ultima partecipazione. Juliet Pannet muore il 22 agosto 2005 a Rustington (West Sussex, Inghilterra).
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Il 15 luglio 1901 nasce a Salerno il filosofo Nicola Abbagnano, rappresentante dell’esistenzialismo. Si laurea in filosofia a Napoli nel 1922, con una tesi che da origine al suo primo libro, “Le sorgenti irrazionali del pensiero” (1923). Negli anni successivi insegna filosofia e storia al Liceo Umberto I di Napoli, e dal 1927 al ’36 Pedagogia e Filosofia presso l’Istituto di Magistero Suor Orsola Benincasa; nello stesso periodo collabora alla rivista “Logos”. Dal 1936 al 1976 è professore ordinario di Storia della filosofia nell’Università di Torino, dapprima nella Facoltà di Magistero e poi nella Facoltà di Lettere e filosofia. E’ tra i fondatori del Centro di Studi metodologici di Torino. Nel 1950 fonda, insieme a Franco Ferrarotti, i “Quaderni di sociologia”; e dal 1952 è condirettore della “Rivista di filosofia”. Nel 1964 inizia la collaborazione a “La Stampa” e nel 1972 si trasferisce a Milano, dove comincia a collaborare al “Giornale” di Montanelli, e dove ricopre la carica di consigliere comunale, eletto nelle liste del Partito liberale, e di assessore alla Cultura. Tra le sue opere: “La struttura dell’esistenza”,1939, “Introduzione all’esistenzialismo”, 1942, “Storia della filosofia”, 1946-50, “Possibilità e libertà”, 1956, “Per o contro l’uomo”, 1968, “Questa pazza filosofia”, 1979, “Diario”, 1989. Abbagnano muore il 9 settembre 1990 a Milano.
Il 15 luglio 1887 nasce a Roma lo scrittore, critico d’arte e giornalista Ugo Ojetti, che dal 1926 al 1927 è direttore del Corriere della Sera. Organizza mostre, crea collane editoriali come “Le più belle pagine degli scrittori italiani” per l’editrice Treves e “I Classici italiani” per la Rizzoli. Nel 1925 Ojetti firma il “Manifesto degli intellettuali fascisti” e viene nominato Accademico d’Italia nel 1930. Tra i suoi scritti: “Alla scoperta dei letterati”, del 1895, con interviste a scrittori celebri dell’epoca come Fogazzaro, Carducci e Gabriele D’Annunzio; il romanzo “Senza Dio” nel 1894. Ojetti scrive anche d’arte, da profondo conoscitore della materia, e una commedia a quattro mani con Renato Simoni “Il matrimonio di Casanova”. Ugo Ojetti muore l’1 gennaio 1946 a Firenze.
Il 15 luglio 1861 il generale Enrico Cialdini, già comandante della spedizione piemontese nello Stato Pontificio e vincitore di Gaeta assume, con la nuova nomina di luogotenente dell’ex regno delle due Sicilie, pieni poteri civili e militari per la repressione del brigantaggio. In questa veste oltre a combattere i briganti ordina l’eccidio di inermi cittadini, fa bruciare interi paesi, attua una spietata repressioni spesso ingiustificata. Viene nominato anche parlamentare del Regno; nel ruolo di senatore – nomina ricevuta da Vittorio Emanuele II – nel 1864 perora il trasferimento della capitale da Torino a Firenze; nel 1870 è ambasciatore a Madrid e poi a Parigi. Cialdini nasce l’8 agosto 1811 a Castelvetrano (Modena) e muore l’8 settembre 1892 a Livorno.
Il 15 luglio 1801 a Parigi viene siglato il Concordato, sottoscritto da Napoleone primo console e Papa Pio VII, che riorganizza, dopo la rivoluzione francese, la struttura della Chiesa in Francia, riconoscendo la religione cattolica come ‘religione della maggioranza dei francesi”; il suo contenuto sarà parzialmente e unilateralmente modificato dagli Articoli organici emanati da Napoleone nell’aprile 1802. Il documento viene redatto dal Segretario di Stato Ercole Consalvi (per questo definito anche concordato Consalv) e stabilisce anche che la Chiesa rinuncia ai beni incamerati dallo Stato francese in seguito alla Rivoluzione francese, mentre riceve il diritto di deporre i vescovi, che però continuano ad essere eletti dallo stato.
Il 15 luglio 1291 muore a Speyer (Germania) l’imperatore Rodolfo I d’Asburgo, il fondatore delle fortune della sua casata. Rodolfo nasce l’1 maggio 1218 a Limburg-im-Breisgau (Germania) e nel 1273 viene eletto re di Germania dai principi tedeschi e incoronato imperatore romano sul trono di Carlo Magno ad Aquisgrana (Germania) tre settimane dopo. Rodolfo si pone con grande impegno a ripristinare l’autorità regia e a garantire pace e giustizia.
Il 14 luglio 2001 a Sondrio il governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio, nel corso del suo intervento ad un convegno organizzato dalla Banca popolare di Sondrio, afferma che il ministro Giulio Tremonti “resterà al suo posto 5 anni o forse più”, rendendo esplicito il sostegno al governo Berlusconi e alla sua politica economica e finanziaria. E’ una dichiarazione politica, da parte della più alta carica della Banca d’Italia, che non ha precedenti nella storia dell’Italia repubblicana.
Il 14 luglio 1981 nasce a Cervinara (Avellino) il tennista Potito Starace, diventato professionista nel 2001. I primi punti nella classifica mondiale arrivano nel 1998, quando accede al tabellone principale di un future. Nel 2000 gioca fra satellite e futures 78 partite, con 51 vittorie, salendo così al 471° posto mondiale. L’esplosione nel 2004, quando, dopo aver vinto a Sanremo il suo primo challenger, passa la qualificazioni al Roland Garros e arriva al 3° turno, sconfitto solo al 5° set da Marat Safin. In seguito arriva in semifinale a Gstaad. Il 15 ottobre 2007 raggiunge quello che, finora, è il suo miglior piazzamento nella classifica ATP: il 27º posto, diventando il numero 1 d’Italia.
Il 14 luglio 1981 la Corte Costituzionale accoglie il ricorso della Rai contro la Rizzoli per il suo telegiornale a diffusione nazionale e ribadisce che l’emittenza privata, in mancanza di garanzie legislative contro il monopolio, può operare solo in ambito locale. La sentenza prefigura quindi un doppio regime: quello monopolistico affidato alla Rai su scala nazionale e quello aperto anche all’emittenza privata su scala locale. I successivi sviluppi normativi porteranno a un regime di convivenza tra pubblico e privato.
Il 14 luglio 1971 nasce a Vancouver (British Columbia, Canada) il campione di snowboard Ross Rebagliati. Nel 1988 alle Olimpiadi di Seul (Corea) vince la prima medaglia d’oro della storia nello snowboard precedendo di 2 centesimi di secondo l’italiano Thomas Prugger ma dopo i controlli antidoping è squalificato perché nella pipì del dopo gara risultano tracce minime di THC: 17 nanogrammi pari a un miliardesimo di grammo in un millilitro. La squadra canadese presenta appello e, alla fine, la corte speciale del tribunale arbitrale dello sport decide di restituire a Ross la sua medaglia.