Il 4 giugno 1961 a Catania gli etnei sconfiggono l’Inter guidata da Helenio Herrera per 2 a 0. Sandro Ciotti, dai microfoni di “Tutto il calcio minuto per minuto”, grida “Clamoroso al Cibali”, sottolineando l’incredibile sconfitta dei milanesi, reduci da un 5 a 0 ottenuto a San Siro. La sconfitta dell’Inter a Catania e il contemporaneo pareggio in casa della Juventus con il Bari vanifica il recupero previsto per il “derby d’Italia” che diventa inutile alla fine dell’assegnazione dello scudetto matematicamente vinto dai bianconeri. Il 9 giugno l’Inter manda in campo per protesta una squadra di ragazzini. Finisce 9-1 per la Juventus, con sei gol di Sivori. Il gol dell’Inter viene segnato dal debuttante Sandro Mazzola in quella che è anche l’ultima partita di Giampiero Boniperti.
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Il 4 giugno 1951 nasce a Milano il regista cinematografico Marco Risi, figlio di Dino. Inizia come assistente dello zio, Nelo Risi, sul set di “Una stagione all’inferno” (1971) e come sceneggiatore cura “Sono fotogenico”, diretto dal padre. L’esordio alla regia di Marco è nel 1981 con “Vado a vivere da solo”. Seguono “Un ragazzo e una ragazza” (1983) e “Colpo di fulmine” (1985). Nel 1987, con “Soldati: 365 all’alba” inaugura un filone realista aggressivo. Seguono “Mery per sempre” (1989) e “Ragazzi fuori” (1990). Nel 1991 Marco realizza “Muro di gomma” film denuncia che ricostruisce la tragedia di Ustica. Nel 1994 da un romanzo di Andrea Carraro, gira il film “Il branco” sul dramma dello stupro e della violenza di una generazione allo sbando. Nel 1996 scrive e dirige “Bambini al lavoro”, film-documentario per la TV sullo sfruttamento del lavoro minorile. Nel 2007 gira il film biografico “Maradona, La mano de Dios” e, nel 2009, “Fortapàsc”, su Giancarlo Siani il giovane giornalista assassinato dalla camorra.
Il 4 giugno 1921 nasce a Gurzof (Russia, Urss, oggi Ucraina) la ballerina Nina Vyroubova. Trasferitasi a Parigi (Francia) diventa una figura centrale del balletto francese dopo la seconda guerra mondiale ed è considerata tra i migliori danzatori della sua generazione in Europa, eccellendo sia in balletti classici e contemporanei. La Vyroubova fa parte di Les Ballets des Champs Elysées dal 1945 al 1948 e di Les Ballets de Paris nel 1949. Come prima ballerina del Paris Opera Ballet, recita i balletti di Lifar “Blanche-Neige” (1951), “Les Noces Fantastiques” (1955), “Hamlet” e “L’Amour et son destin” (1957), e sempre nel 1957 interpreta la “Chanson de l’éternelle tristesse” di Ana Ricarda. Con il Cuevas de Ballet 1958-1962 trionfa in “Sonnambule” di Balanchine e in “La Bella Addormentata” per la produzione di de Larrain. Segue una carriera di grande successo come insegnante presso il Balletto dell’Opera di Parigi e nella sua scuola privata. Sulla carriera della Vyroubova vengono fatti tre film documentari da Dominique Delouch: “Le Spectre de la danse” (1960), “L’Adage” (1965), e “The Lost Notebook di Nina Vyroubova” (1996). Nina Vybourova è la prima partner di Rudolf Nureyev dopo la sua defezione in Occidente, ed anche musa ispiratrice di coreografi come Roland Petit e Serge Lifar. Nina muore il 24 giugno 2007 a Parigi.
Il 4 giugno 1911 viene promulgata la legge Daneo-Credaro sull’istruzione elementare. L’istruzione primaria passa quasi completamente sotto il controllo dello Stato: migliorano gli stipendi degli insegnanti e in tutta Italia vengono costruite scuole ampie e funzionali. La legge stabilisce inoltre i compiti dei consigli scolastici provinciali relativi all’istituzione di nuove scuole e alla nomina dei maestri, promuove la loro preparazione. La legge ha il sostegno dei radicali e dei socialisti ma non dei cattolici.
Il 4 giugno 1911 a Roma, in occasione dell’Esposizione Internazionale per i cinquant’anni dell’Unità d’Italia, viene inaugurato da Vittorio Emanuele III il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II, meglio conosciuto con il nome di Vittoriano. Immensa la folla che partecipa all’evento. Il corteo dei sindaci delle città italiane sale le scale di quello che verrà conosciuto da tutti come “l’altare della Patria”, nuovo amatissimo simbolo dell’unità d’Italia. Progettato nel 1878 come monumento funebre a Vittorio Emanuele II, con il fascismo diventa tribuna e quinta di regime.
Il 3 giugno 2001 muore a Boston (Massachusetts, Usa) l’attore e regista Anthony Quinn, interpreta sullo schermo personaggi di razze diverse. Antonio Rodolfo Quinn-Oaxaca, questo il suo vero nome, nasce il 21 aprile 1915 a Chihuahua (Messico) da padre irlandese e madre messicana. Quinn inizia a recitare in teatro prima di passare a lavorare in film di bassa qualità. Nel cinema debutta con “The Plainsman”, di Cecil B. De Mille nel 1937. Poi tenta la strada del teatro a Broadway (New York, Usa) facendosi notare con “Un tram che si chiama desiderio” e “Nata ieri” prima di tornare a Hollywood (California, Usa). Negli anni Cinquanta vince i suoi due premi Oscar come attore non protagonista per le interpretazioni in “Viva Zapata”, di Elia Kazan (1952) e in “Brama di vivere”, di Vincent Minnelli (1956). Nel 1954, in Italia, interpreta uno dei suoi capolavori: “La strada”, di Federico Fellini. Il suo nome, nonostante, tutto, resta però legato a “Zorba il greco” di Cacoyannis (1964). Fra gli altri film di successo interpretati “I cannoni di Navarone”, “I cannoni di San Sebastian”, “Lawrence d’Arabia”, “Notre Dame de Paris” e “Barabba”. Quinn interpreta per due volte il ruolo di Aristotile Onassis nel film del 1978 “Il Magnate greco” e in una miniserie televisiva di dieci anni dopo. Nel corso della sua carriera interpreta 320 film e ne dirige uno (“Il bucaniere”, nel 1958, con Yul Brinner e Charlton Heston). Negli ultimi anni, dopo aver abbandonato il cinema, si dedica alla pittura.
Il 3 giugno 1961 nasce a Roma il centrocampista Luigi Di Biagio. Esordisce in serie A nel 1989 con la maglia della Lazio e dopo 3 stagioni a Monza, si trasferisce al Foggia e poi alla Roma. Con l’Inter disputa 107 partite in quattro campionati, segnando 13 reti. In nazionale debutta il 28 gennaio 1998, gioca 27 gare e segna due reti. Di lui si ricorda il rigore stampato sulla traversa contro la Francia, con successiva eliminazione, nei quarti di finale del Mondiale 1998. Di Biagio partecipa anche all’Europeo 2000 realizzando uno dei rigori decisivi nella semifinale contro i padroni di casa dell’Olanda.
Il 3 giugno 1951 viene beatificato Papa Pio X, canonizzato il 29 maggio 1954. La Chiesa lo festeggia il 21 agosto. Giuseppe Sarto nasce il 2 giugno 1835 a Riese (Treviso) e muore il 20 agosto 1914 a Roma . Eletto il 4 agosto 1903 dopo aver inutilmente cercato di non farsi eleggere con 50 voti su 62 (80,6%), proviene dal ceto contadino e popolare (come 65 anni dopo Papa Giovanni XXIII) . È uno dei primi pontefici ad aver percorso tutte le tappe del ministero pastorale, da cappellano a Papa. È il pontefice che nel Motu proprio «tra le sollecitudini» (1903) afferma che la partecipazione ai santi misteri è la fonte prima e indispensabile alla vita cristiana. Difende l’integrità della dottrina della fede, promuove la comunione eucaristica anche dei fanciulli, avvia la riforma della legislazione ecclesiastica, si occupa della Questione romana e dell’Azione Cattolica, cura la formazione dei sacerdoti, fa elaborare un nuovo catechismo, favorisce il movimento biblico, promuove la riforma liturgica e il canto sacro.
Il 3 giugno 1881 David Gestetner brevetta il ciclostile. Gestetner nasce il 20 marzo 1854 a Csorna (Ungheria) ed inizia come agente di cambio a Vienna (Austria) e deve fare copie manuali dei risultati a fine giornata. Pensa da una soluzione più semplice e resta colpito dal tipo di carta leggera e resistente utilizzata per gli aquiloni e lo usa per fabbricare una matrice ricoperta da un sottilissimo strato di cera. Inventa poi una penna speciale, con una rotellina dentata al posto della punta, in grado di incidere una serie di minutissimi forellini nella matrice. Nasce così il ciclostile, primo sistema efficace di duplicazione di un testo. A Londra (Inghilterra) fonda la Gestetner Cyclograph Company e protegge le sue invenzioni con brevetti. David Gestetner muore l0’8 marzo 1939 a Londra. La Gestetner viene acquistata dalla Ricoh nel 1995 e in Europ, il Gestetner Group diventa NRG Group e l’1 aprilel 2007 diventa Ricoh Europe.
Il 2 giugno 1981 muore a Roma in un incidente stradale, il cantautore Rino Gaetano. Quindici giorni dopo avrebbe dovuto sposarsi. Salvatore Antonio Gaetano nasce il 29 ottobre 1950 a Crotone e giovanissimo, si trasferisce a Roma dove inizia, quasi per caso, ad incidere canzoni con la “It”, una casa discografica alla ricerca di nuovi talenti. Il suo primo 33 giri è “Ingresso Libero”. Il grande pubblico si accorge di lui con “Il cielo è sempre più blu” e poi con “Berta filava”. Il successo arriva con singoli “Aida” e “Gianna” (terza al Festival di Sanremo del 1978). Proprio “Gianna” resta per un mese, a marzo, in vetta alla classifica dei 45 giri. Una delle sue canzoni più famose, “Nuntereggae più”, è un’invettiva contro le ideologie e i rituali politici, contro la castità, il maschio forte, le superpensioni, gli evasori legalizzati, e anche contro alcuni personaggi della vita economica e sportiva. L’ultimo suo album “E io ci sto” è del 1981, anno in cui gira in tour con Riccardo Cocciante.