L’8 giugno 1891 Paul Gauguin raggiunge Tahiti. Il soggiorno di Gauguin a Tahiti coincide con il raggiungimento di quel vigore espressivo che prorompe dalle opere esposte a Parigi (Francia) nel 1893. La partenza di Gauguin non è condivisa da Cézanne e Pissarro, i quali non avvertono l’esigenza di trovare ispirazioni alla loro arte attraverso la ricerca di suggestioni lontane. La sensibilità di Gauguin è invece diversa. La sua concezione dell’arte gli impone la ricerca di una verità da scoprire nello stesso momento sulla tela e nella vita. La sua pittura è un eterno invito a sognare il quotidiano, o meglio a trasformarlo alla luce del desiderio: non è perciò concepibile che il mondo si trasformi solamente sulla tela. A Tahiti Gauguin può vivere pienamente, in armonia con la sua esistenza ormai mutata, anche per quanto riguarda l’amore. Teha’amana e le altre vahiné non sono solo lontane dalla severa Mette e dallo schema repressivo della famiglia occidentale; il loro ruolo è importante sia sulla tela sia nell’intimità dell’artista. Grazie a esse, il rifiuto della prospettiva ereditata dal Rinascimento diventa anche rifiuto della staticità, celebrazione della bellezza del momento fuggente, elogio del piacere sensuale, fontana dell’eterna giovinezza.
L’8 giugno 1821 nasce a Londra (Inghilterra) l’esploratore Samuel White Baker. Viaggia a Ceylon, nella Penisola Balcanica e in Asia Minore, poi si reca in Africa, dove esplora il bacino dell’Atbara (1861). Risale il Nilo incontro alla spedizione Speke-Grant: forte poi dei loro risultati si propone di continuare il viaggio verso Nord e nel 1866 scopre il lago da lui denominato Alberto in onore del principe consorte della regina Vittoria. Dopo una spedizione di carattere militare nella regione dell’alto Nilo (1869-73), per conto del chedivè egiziano Ismail, compie altri viaggi in India, in Giappone e in America. Baker muore il 30 dicembre 1893 a Sandford Orleigh (Inghilterra).
L’ 8 giugno 1811 nella cappella del seminario di Torino viene ordinato sacerdote Giuseppe Benedetto Cottolengo. Cottolengo nasce il 3 maggio 1786 a Bra (Cuneo) e nel 1828 apre nel centro di Torino il Deposito de’ poveri infermi del Corpus Domini. Nel 1931, in seguito ai timori di un’epidemia di colera, il Governo gli ordina di chiudere il ricovero che viene trasferito in Borgo Dora, dove il 27 aprile 1832 don Cottolengo fonda la grande realtà tuttora esistente: la Piccola Casa della Divina Provvidenza, istituto di carità con sede principale nel quartiere Aurora a Torino. L’istituto si occupa di assistenza ai portatori di handicap fisici e mentali, agli anziani, agli ammalati in genere, ai minori, ai tossicodipendenti, ai poveri senza fissa dimora e agli extracomunitari. Don Cottolengo da inoltre vita ad alcune famiglie religiose: l’Istituto religioso delle Suore, i Fratelli e la Società dei Sacerdoti a lui intitolati. Giuseppe Cottolengo muore il 30 aprile 1842 a Chieri (Torino). Per le sue opere è beatificato da Papa Benedetto XV il 29 aprile 1917 e canonizzato il 19 marzo 1934 da Papa Pio XI.
Il 7 giugno 2001 in Inghilterra, Tony Blair vince le elezioni ed ottiene il secondo mandato. Nelle elezioni politiche i laburisti del premier Tony Blair ottengono un convincente successo, conquistando 408 seggi contro 177 dei conservatori, 44 dei liberaldemocratici e 30 di altre formazioni. Blair è quindi premier per la seconda volta. Il primo successo il leader laburista lo conquista l’1 maggio 1997, quando riporta i laburisti al governo dopo 18 anni, con una vittoria schiacciante alle elezioni politiche.
Il 7 giugno 1981 a Verona Giovanni Battaglin si aggiudica il Giro d’Italia e, nello stesso anno, vince anche la Vuelta, accoppiata che prima di allora era riuscita, nel 1973, solo a quasi 30 anni a Eddy Merckx. Battaglin nasce il il 22 luglio 1951 a San Luca di Marostica (Vicenza), dotato di pura classe, notevole scalatore, non è molto fortunato nella prima parte della carriera. Sul punto di chiudere con il ciclismo professionista incontra Luciano Pezzi che nel 1978 lo rilancia tra le vedette e gli consente di arrivare a realizzare un sogno che sembrava definitivamente sfumato.
Il 7 giugno 1941 nasce a Torino l’architetto Paolo Pejrone. Laureatosi in architettura al Politecnico di Torino, diviene allievo di Russel Page e frequenta lo studio di Roberto Burle Marx a Rio de Janeiro (Brasile). Dal 1970 lavora in Italia, Francia, Svizzera, Arabia Saudita, Grecia, Inghilterra e Germania come architetto di giardini. Pejrone è Vice-Presidente per l’Italia della International Dendrology Society (I.D.S.), socio fondatore dell’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (A.I.A.P.P.), ideatore e fondatore della mostra-mercato “Tre giorni per il giardino” al Castello di Masino (Torino) e fondatore e presidente dell’Accademia piemontese del giardino.
Il 7 giugno 1941 nasce a Cochabamba (Bolivia) il violonista Jaime Laredo. Nella sua quarantennale carriera si esibisce come solista, direttore d’orchestra e musicista da camera. Debutta all’età di undici anni con la San Francisco Symphony e si guadagna l’ammirazione e il rispetto del pubblico, critici e colleghi musicisti. Laredo riceve il Deutsche Schallplatten Prize e ottiene sette nomination ai Grammy, nonché un Premio Grammy per la registrazione dei Quartetti con pianoforte di Brahms.
Il 7 giugno 1911 nasce a Bathgate (West Lothian, Scozia) il ginecologo James Young Simpson. E’ il primo ad utilizzare il cloroformio in ostetricia ed il primo in Inghilterra ad usare l’etere. Criticato dai calvinisti per l’uso dell’anestetico durante il parto, nel 1853, quando la regina Vittoria accetta l’uso del cloroformio per la nascita di suo figlio, vede le critiche finalmente diminuire. Nel 1858 Simpson introduce le suture in filo di ferro e tra il 1850 e il 1864 sperimenta l’uso del forcipe ostetrico lungo. Altri contributi di Simpson in ginecologia e ostetricia includono l’uso del suono uterino (1843), la tenda spugna, la dilatazione della cervice uterina nella diagnosi. Simpson muore il il 6 maggio 1870 a Londra (Inghilterra).
Il 6 giugno 1991 muore a Malibu (California, Usa) il sassofonista Stan Getz, uno dei più popolari solisti del cool jazz. Getz nasce il 2 febbraio 1927 a Philadelphia (Pennsylvania, Usa) e il sassofonista jazz bianco diviene famoso (1948) nell’orchestra di Woody Herman, detta “secondo gregge”, con il suo sax tenore che produce una sonorità diafana, flautata. Nella sua lunga carriera si è spesso circondandato di giovani, pur senza modificare il proprio stile. Negli anni Sessanta contribuisce alla moda della bossa nova, incidendo con musicisti brasiliani.