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Eventi nel mese di Marzo (Cultura)

Tampere (Finlandia). Nasce la scrittrice Minna Canth

Il 19 marzo 1844 nasce a Tampere (Finlandia) la scrittrice Ulrika Wilhelmina, che adotta lo pseudonimo di Minna Canth. Orienta le sue opere, nell'ambito del realismo, in senso riformatore e egualitario. Il problema sociale si intreccia a quello femminile ne "La moglie dell'operaio" (1885), un dramma di matrice ibseniana, mentre la violenza delle scene si attenua ne "La famiglia del parroco" (1891). Nei drammi e racconti successivi il tema dell'emancipazione della donna rimane dominante: "Silvia" (1893), "Anna Lisa" (1895), "Agnese" (1892). Minna Canth muore il 2 maggio 1897 a Kuopio (Finlandia).

Metz (Francia). Nasce il poeta Paul Verlaine

Il 30 marzo 1844 nasce a Metz (Francia) il poeta Paul Verlaine. La famiglia si trasferisce nel 1845 a Montpellier (Francia) per tornare a Metz nel 1849. Paul ha sette anni quando i suoi genitori si trasferiscono a Parigi (Francia) dove frequenta le scuole. Nel 1860 conosce Edmond Lepelletier, suo fedele amico fino alla morte e suo futuro biografo. Si iscrive alla facoltà di diritto senza portare a termine gli studi. Inizia a frequentare i parnassiani (di cui darà conto in "Les hommes d'aujourd'hui") come Leconte de Lisle, Sully-Prudhomme, François Coppée. Nel 1864 Verlaine ottiene un impiego in una compagnia di assicurazioni e, subito dopo, un posto di spedizioniere negli uffici comunali. Nel 1865 pubblica sulla rivista L'Art un entusiastico articolo su Baudelaire e qualche poesia. E' del 1866 la pubblicazione di "Les poèmes saturniens". Seguono "Les fêtes galantes" nel 1869 e "La bonne chanson" nel 1870, anno in cui sposa Mathilde Mauté (avranno un figlio: Georges). È questo pure un periodo in cui si evidenzia la sua propensione per l'ubriachezza e gli scatti di violenza. Nel 1870 si arruola nella guardia nazionale e nel 1871, durante l'assedio di Parigi e la Comune, assume la carica di responsabile dell'ufficio stampa della stessa Comune. Nel settembre, sempre del 1871, riceve due lettere da Arthur Rimbaud, un giovanissimo poeta. Verlaine entusiasta gli risponde. Il rapporto tra Verlaine e Rimbaud durerà fino al 1873; rapporto tumultuoso, drammatico, passionale, fatto di separazioni, rappacificazioni, che si svolge in Belgio, in Inghilterra, di nuovo a Bruxelles (Belgio) dove, il 10 luglio 1873, Verlaine spara due colpi di pistola a Rimbaud, dopo un litigio particolarmente intenso. È condannato dalla giustizia belga a due anni di prigione a Mons (Belgio), dove compone le poesie della futura raccolta intitolata "Sagesse". Rilasciato il 16 febbraio 1875, ma espulso dal Belgio, Verlaine si ritrova solo in Francia. Parte allora per l'Inghilterra dove insegna disegno e francese fino al 1877. Nel 1879 soggiorna in Inghilterra con la sua nuova passione, Lucien Létinois; l'anno dopo compra un podere a Juniville (circa a metà strada tra Reims e Rethel) e vi abita con il giovane Létinois. Pubblica "Sagesse" a sue spese e senza successo nel 1881. Ma Verlaine è destinato a una autentica resurrezione in vita e il suo nome si diffonde e acquista una notorietà tutt'altro che trascurabile.La prima edizione de "I poeti maledetti" è pubblicata nel 1884; l'anno dopo (1885), è condannato a un mese di prigione e cinquecento franchi di ammenda per aver tentato di accoltellare la madre, già più che minacciata in passato. Pubblica "Jadis et naguère". All'editore Léon Vanier viene la felice idea di pubblicare una serie di piccole monografie: ha inizio così la serie di "Les hommes d'aujourd'hui". Conduce vita di bohème. Verlaine è sempre malato: dal 1889 passa da un ospedale a un altro, però la sua attività di poeta non diminuisce: dal 1890 al 1896 lavora a un libro via l'altro. La sua vita nell Quartiere latino continua, tra prostitute, miseria, sporcizia e crisi mistiche. Verlaine muore l'8 gennaio 1896 a Parigi.

Roma. Muore il critico letterario Enrico Falqui

Nato a Frattamaggiore Napoli) il 12 ottobre 1901, di formazione rondista, è stato uno dei più informati interpreti della letteratura italiana contemporanea. Fra le sue opere "Ragguaglio sulla prosa d'arte" (1944), "Prosatori e narratori del Novecento italiano" (1950), "Novecento letterario" (8 voll. 1954-69). Ha curato le antologie "Scrittori nuovi" (1930), "La giovane poesia" (1956) e Tutte le poesie della "Voce" (1966). Il figlio Antonello è il noto regista televisivo.

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