Giovanni Gronchi viene eletto Presidente della Repubblica al quarto scrutinio con 658 voti su 833. Presterà giuramento l'11 maggio 1955. Nato a Pontedera (Pisa) il 10 settembre 1887. Fa parte del Movimento cristiano sorto nel 1902 intorno al sacerdote Romolo Murri. Insegna lettere e filosofia a Parma, Massa, Bergamo e Monza. Nel 1919 è tra i fondatori del Partito Popolare Italiano. Eletto deputato, è stato chiamato a dirigere la Confederazione dei Lavoratori Cristiani. Nominato Sottosegretario all'Industria e Commercio nel 1922 (I governo Mussolini) fino al Congresso di Torino del Partito Popolare (aprile 1923) , dove è stata decisa la non collaborazione e il ritiro dal Governo dei rappresentanti del Ppi. Passato all'opposizione, è tra gli esponenti della scissione denominata "dell'Aventino" ed è dichiarato decaduto dal mandato parlamentare nel novembre 1926. Ritiratosi a vita privata, dopo la caduta del fascismo viene nominato Ministro dell'Industria e Commercio nel 1944 (II e III Governo Bonomi), nel 1945 (Governo Parri e I Governo De Gasperi). Eletto Deputato all'Assemblea Costituente nel 1946 (Democrazia Cristiana) e Presidente del Gruppo parlamentare del suo partito. Eletto Deputato al Parlamento nel 1948 e nel 1953, l'8 maggio 1948 diviene Presidente della Camera dei Deputati. Dopo il mandato presidenziale diviene Senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica. Muore a Roma il 17 ottobre 1978.